
Recensione della serata di formazione proposta dal Gruppo Azzardo Ticino – Prevenzione che ha visto come relatrici Fausta Fagnoni e Alessandra Bassi (esperte nella conduzione di gruppi di counseling)
La serata è dedicata alla presentazione di un progetto creato dalle relatrici. Esso si basa su un lavoro di gruppo di “pacificazione” per i giocatori d’azzardo e per i famigliari.
La condizione per parteciparvi è che la fase acuta sia già passata. I temi affrontati nei gruppi sono la menzogna, il supporto sociale e il senso di colpa e responsabilità.
Per ciascuna persona con un problema di gioco d’azzardo si valuta che ci siano da 5 a 10 famigliari che soffrono. La famiglia ne subisce le conseguenze: è stata ingannata, manipolata e danneggiata economicamente.
La salute fisica e emotiva ne risente, così come le relazioni. I famigliari riferiscono di aver sperimentato un senso di tradimento, una perdita di rispetto, sensi di colpa, confusione dei ruoli e delle responsabilità e mancanza di fiducia.
Alcune delle conseguenze negative continuano ad influenzare le famiglie anche se il giococatore non gioca più. Tutti sperano che basti dimenticare ma tacere è più pericoloso che parlare.
Il progetto delle relatrici offre spazi protetti in cui è possibile parlare di quello che è successo e si è vissuto nelle relazioni e ricucire i legami dalle esperienze dolorose durate anni.
Le relatrici concludono la serata con il seguente messaggio:
“Non stancatevi di provare a chiedere aiuto e di provare a dare sostegno: può essere difficile ma vale la pena di superare la vergogna e il pudore per creare reti di supporto e di amicizia. Insieme è meglio”.